domenica 15 giugno 2014

Il Faraone delle Sabbie

Buongiorno lettori!! Eccomi a recensire la mia ultima lettura, "Il faraone delle sabbie" di Valerio Massimo Manfredi.



Trama:

Gerusalemme, assedio babilonese del 586 a.C. Fuggendo attraverso un tunnel, il profeta Geremia porta in salvo l'Arca dell'Alleanza e la nasconde in una cavità del monte Horeb, tornandone fuori spaventato e sconvolto da una scoperta che sembra avergli cancellato il senno. Dopo di che scompare nel nulla... Medio Oriente, II millennio d.C. Il professor William Blake, egittologo di fama mondiale, viene prelevato nel cuore della notte dagli emissari di una compagnia di scavi per esaminare una strana tomba egizia. E mentre lo scontro fra i terroristi palestinesi e il Mossad israeliano rischia di far esplodere la polveriera mediorientale, Blake si trova davanti al più misterioso caso della sua vita: la tomba di un faraone nel deserto Paran, migliaia di chilometri lontano dal Nilo. Un'ipotesi sconvolgente si fa strada nella sua mente, un'ipotesi che potrebbe far crollare i più sottili equilibri del mondo... Thriller magistrale e rompicapo archeologico, Il faraone delle sabbie inchioda il lettore a un'avventura estrema e misteriosa che non conosce, fino all'epilogo, un solo momento di pausa.

Recensione:

Questo libro ha sia lati positivi che negativi.

Partendo dai lati negativi posso dire che i personaggi le cui vicende si alternano a quelle del protagonista, sono descritti troppo poco! Voglio dire, ci sono un sacco di personaggi che organizzano piani terroristici, che spiano i criminali o tramano una guerra, quindi personaggi che hanno compiti importanti all'interno della vicenda. Ecco questi personaggi non sono descritti abbastanza secondo me. Non sappiamo davvero come sono, cosa pensano. Sappiamo solo quello che fanno, in modo molto schematico e spesso confusionario dato che sono un sacco di persone e di conseguenza hanno molti nomi che il lettore si deve ricordare. Mi piace di più quando un autore delinea con cura tutti i suoi personaggi. Di conseguenza non mi è piaciuto come è descritta la storia d'amore: non ha un'evoluzione. I personaggi passano da "ciao, come ti chiami?" a "Ti amo" in così poco tempo che ci appare tutto inverosimile.

I lati positivi però sono una bella scrittura, almeno per quanto riguarda le scene del protagonista. Le descrizioni dei luoghi e del tempo sono accurate, e la lettura è molto scorrevole. Inoltre mi è piaciuta l'azione, il tema della guerra in Palestina è descritto accuratamente, forse anche troppo per chi come me non ne sa poi così tanto. Colpi di scena e azione spingono a leggere in fretta fino all'ultima pagina. Ho trovato geniale la scoperta del protagonista nella tomba del faraone: non ci avrei mai pensato ed è stato incredibile!


VOTO: 7

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