venerdì 31 ottobre 2014

Perché non si legge?

Lettori buonasera!!

Mi rifaccio ad un video visto di recente di una booktuber italiana che adoro, Ilenia Zodiaco. Potete vedere il link a cui mi riferisco cliccando QUI.
In realtà la mia è una riflessione un po' più personale, soprattutto legata alla mia diretta esperienza, essendo titolare di una piccola cartolibreria in un paesino toscano.

Iniziamo col dire che quando ho aperto il negozio mi è stato categoricamente detto: "Non aprire una libreria. Non sopravvivresti neppure un anno."
E questo perché? Prima di tutto per le spese assurde che un negozio deve sostenere in Italia. Il guadagno dei librai è solo il 30% sul prezzo di copertina. Ma se ci mettiamo affitto, bollette, commercialista, INPS e quant'altro, non si riescono a coprire le spese, figuriamoci farsi uno stipendio!
Il secondo motivo per cui una libreria non potrebbe sopravvivere dove vivo io, è che le persone sono delle CAPRE.
Si ragazzi, quando va detto, va detto. Sono tantissime le persone ignoranti, che non vogliono coltivare la lettura come passatempo o come qualcosa di istruttivo. E non fraintendetemi, sono perfettamente consapevole che esistono e sono sempre esistite persone che non amano leggere, che proprio non ci riescono e preferiscono fare altro. Non sono nata ieri. Però, ragazzi miei, non è possibile che in così tanti oggigiorno non amino leggere. Sono veramente troppi.
Vi spiego da cosa me ne sono accorta.
Dopo aver deciso di aprire un negozio dove avrei venduto sia oggetti di cartoleria che libri, mi sono ritrovata a ridurre ogni mese la parte relativa ai libri, perché era il reparto dal quale non guadagnavo. E mi stupivo! Perché cercavo di stare sempre al passo con le novità, cambiavo spesso i miei libri per dare una maggiore scelta al cliente, portavo libri da tutti i prezzi e di tutti i generi... eppure....
Eppure davanti alle mie vetrine si fermavano solo ragazzine che volevano acquistare il libro dal quale era appena stato tratto il film (e, badate bene, non sempre lo compravano), oppure signore che davano una scorsa ai titoli e poi se ne andavano.
Io ero demoralizzata.
Adesso ho modificato il mio negozio, ho creato un piccolo spazio in stile "Caffè Letterario" con tanti libri in più, sia usati che nuovi. E la cosa pian piano spero che invogli le persone ad entrare e scegliersi un libro.
Ma non potete immaginare in quanti entrino nel mio negozio, si affaccino nella nuova saletta e dicano "Che bella idea! Che meraviglia...!! Ma sai... averci il tempo..."
Ecco che mi sale l'istinto omicida.
Ah e vogliamo mettere che nel mio paese un terzo della popolazione è straniera? Ecco si, ho anche questa fortuna. Perché non è razzista dire una cosa vera: il 98% degli stranieri non leggono libri italiani. O perlomeno io non ho MAI venduto un libro ad una persona di un altro paese. Ecco fatto.
E tanti saluti alla cultura!

Ma c'è una soluzione?
Io una in mente ce l'avrei.
Nel video di Ilenia Zodiaco, lei parla da un punto di vista più ampio del mio, parlando alle case editrici e cercando una soluzione a livello nazionale. Io, nonostante mi trovi in perfetto accordo con lei, voglio darvi una mia soluzione più semplice.
EDUCATE I BAMBINI.
Genitori, togliete quegli IPad dalle mani del vostro bambino di 4 anni e dategli un libro! Ma non il libro acquistato a 0,99euro con quattro pagine e tre parole. Dategli un bel librone pieno di storie, storie vecchie o nuove, ma di quelle con la morale.
Dategli i vostri vecchi libri di quando eravate bambini, insegnategli a sentirne l'odore, a toccarli, a saperli trattare con rispetto. E perché no?, fateglieli riempire di scarabocchi.
Io, quando apro un vecchio libro che faceva parte della mia infanzia, provo delle sensazioni bellissime. E voglio che anche i miei figli le provino.
Niente da fare, un bambino che legge, probabilmente sarà un adulto che legge, e un adulto che legge, sarà un adulto che vole sapere. E la conoscenza è tutto.


Bene dopo questa mia tiritera sulle capre e sui bambini, spero di leggere le vostre opinioni nei commenti.

A presto lettori!!!

2 commenti:

  1. il problema della lettura non nasce a 4 anni, ma bensì a 6. I bambini piccoli sono abituati a leggere e amano i libri. Ma a 6 anni la scuola gli fa odiare la lettura. Li obbliga a leggere facendoli disinnamorare. Ho avuto questo problema con mia figlia, pienamente risolto con l'aiuto di Daniel Pennac che nel suo "Come un libro" tratta proprio questo problema. Volevo quasi regalarlo alla maestra di mia figlia, poi ho avuto il timore che si offendesse e ho lasciato perdere....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi trovo pienamente d'accordo. Purtroppo oggi sento sempre più spesso ragazzi dire che a scuola gli hanno chiesto di leggere un certo libro, e loro vanno a cercarsi il riassunto su Internet. Le scuole dovrebbero farti innamorare dei libro, non il contrario!

      Elimina