sabato 8 novembre 2014

Lolita

Buongiorno a tutti i lettori connessi!
In questo sabato mattina mi dedico alla scrittura della recensione di "Lolita" di Nabokov.
Ho appena finito di leggere questo libro e sono rimasta profondamente turbata da una storia che non conoscevo e che mi ha travolta e, perché no?, sconvolta.


Recensione:

Confesso di essere stata colta di sorpresa dalla trama di questo romanzo, e ammetto la mia ignoranza confessando che non avevo la più pallida idea di quale fosse l'argomento trattato.
Presto detto: la perversione di un pedofilo.
Ma non è così semplice.
Il libro è scritto in prima persona da Humbert Humbert, un uomo europeo che è attratto da quelle che lui chiama "ninfette", ragazze (o dovremmo dire bambine?), tra i 9 e i 13 anni, magari un po' avanti con lo sviluppo, le cui forme di donna cominciano a comparire, quelle più maliziose. Nabokov fa nascere questa perversione da un trauma infantile subito dal protagonista, la morte improvvisa della sua giovane fidanzatina: da allora in poi lui ricercherà sempre nelle sue amanti, l'aspetto di quella bambina.
Non mi dilungo tanto nella trama, dirò solo che dopo il suo trasferimento in America, sposerà una donna ingenua solo perché lei ha una figlia, Dolores, che è l'ideale di ninfetta che Humbert Humbert desidera. Nel libro soprannomina la piccola Dolores, che ha 13 anni, Lolita.
Il caso vuole che la madre della bambina muoia, e lui potrà così diventare il tutore di Lolita, ma in seguito ne diventerà anche l'amante. 

Il viaggio nella mente di un pedofilo è sconcertante, e raccapricciante. Ho odiato Humbert dal momento in cui posa i suoi occhi vogliosi sulla pelle della piccola Lolita, e l'ho detestato ancora di più quando descrive la loro relazione come se lei fosse pienamente d'accordo e che quindi lui stesse facendo la cosa giusta. Le sue fantasie su come approfittarsi di Lolita nel sonno, o la sua ricerca di una casa che fosse vicino ad una scuola, mi hanno fatta imbestialire.
Nabokov affronta tutti i problemi che un pedofilo deve fronteggiare: la paura che la ragazza lo denunci (ecco quindi la minaccia di spedire Lolita in un orfanotrofio, o il suo viziarla con regali e denaro), oppure di essere scoperto dai vicini o dagli amici di Lolita (ecco che la tiene segregata in casa senza farla partecipare ad alcuna attività ricreativa insieme ai compagni).

Mi dispiace dire che parlando con altre persone mi è stato detto: "Si ma a Lolita non dispiaceva tanto andare con Humbert! La riempiva di regali... era molto furba!"
Io proprio non l'ho vista in questa maniera, e non so come si possa pensare una cosa del genere. Una ragazza di 13 anni, per quanto possa essere sveglia, non si può definire contenta di avere rapporti sessuali con un uomo che potrebbe essere suo padre. Non ci possiamo dimenticare le minacce alle quali era sottoposta, e il fatto che forse la ragazza cercava di trovare il lato positivo di una situazione tragica, ricavandone regali e denaro. Se Lolita fosse stata davvero così felice, non avrebbe cercato di scappare alla fine del libro!

In più non dobbiamo MAI dimenticare che il libro è scritto in prima persona dal pedofilo. E' ovvio che lui cerchi di giustificarsi, di vedere il lato positivo, di notare solo i sorrisi e mai i pianti di Lolita.

Il finale mi ha sconcertata, e Nabokov ha ritratto aspetti della vita che purtroppo oggi noi vediamo in televisione: la pedofilia, ragazze sempre più giovani che rimangono incinte, l'inadeguatezza dei tribunali, troppo spesso ciechi di fronte alle ingiustizie.

Un bel libro in conclusione, forse un po' pesante in alcuni punti, ma che fa riflettere molto. Ovviamente è un argomento pesante che va affrontato con consapevolezza.

La recensione è un po' lunga, e ho cercato di trattenermi, perché ci sarebbe ancora tanto da dire! Ne parlerò ovviamente anche nel video delle letture del mese.

Alla prossima lettori, 
vi aspetto nei commenti con le vostre impressioni!

3 commenti:

  1. Avete saputo dell'arrivo di Agon Channel? Ci sarà Alessio Vinci direttore della parte news, Giancarlo Padovan per il calcio e stanno facendo casting e lanciando tantissimi nuovi programmi, tra cui "Contratto”, il talk show di punta del canale in onda in prima serata, condotto da Sabrina Ferilli

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  2. Bella recensione, questo libro è nella mia lista dei desideri da un po' di tempo. Complimenti per il blog!

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    1. Grazie infinite, mi fa piacere che ti piaccia! Per quanto riguarda il libro, io te lo consiglio, è un libro sul quale si parla difficilmente senza averlo letto ed averci riflettuto a fondo. :)

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