mercoledì 28 ottobre 2015

Noi (David Nicholls)

Salve lettori!
Nuovo appuntamento con la rubrica "Club del Libro".

Come sapete ho pubblicato un post in cui vi elencavo i libri tra i quali avevamo votato il nostro preferito alla scorsa riunione col Club. Se ve lo siete presto, cliccate QUI.

Tra i due libri più votati, io ho scelto di leggere "Noi" di David Nicholls e adesso ve ne voglio parlare.


Trama:

Douglas e Connie si conoscono alla fine degli anni Ottanta, quando il muro di Berlino era ancora in piedi. Trent'anni e dottore in biochimica, Douglas trascorreva allora i giorni feriali e gran parte del weekend in laboratorio a studiare il moscerino della frutta. Connie, invece, divideva il suo tempo con una "combriccola di artistoidi", come li chiamavano i genitori di Douglas: aspiranti attori, commediografi e poeti, musicisti e giovani brillanti che rincorrevano carriere improbabili, facevano tardi la sera e si radunavano a volte a casa di Karen, la sorella di Douglas piuttosto promiscua in fatto di amicizie, a bere e discutere animatamente. Ed è durante una festa nell'appartamento di Karen, che Douglas si imbatte per la prima volta in Connie: capelli ben tagliati e lucenti, un viso stupendo, una voce sensuale, distinta ed elegante con i suoi vestiti vintage cuciti su misura, attillati e perfetti. Sono trascorsi più di vent'anni da allora e Douglas e Connie sono sposati da decenni e hanno un figlio, Albie. Douglas ha cinquantaquattro anni e la sensazione di scivolare verso la vecchiaia come la neve che cade dal tetto. Connie è sempre attraente e Douglas la ama cosi tanto che non sa nemmeno come dirglielo, e dà per scontato che concluderanno le loro vite insieme. Una sera, però, a letto, Connie proferisce le parole che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: "Il nostro matrimonio è arrivato al capolinea, Douglas. Penso che ti lascerò".

Recensione:

Non è facile per me parlare di questo libro che mi ha affascinata, fatta arrabbiare, delusa e incantata allo stesso tempo. Sì, un libro solo è riuscito a farmi provare tutto questo.
Partiamo dalla storia. L'ho trovata carina e originale, un uomo che durante l'ultimo viaggio attraverso l'Europa con il figlio e la moglie che vuole lasciarlo, tenta di riconquistare il suo amore e, alla fine, anche il rispetto e il bene di suo figlio. Il protagonista narra in prima persona ed alterna ai racconti del viaggio (e delle mille avventure che deve affrontare), quelli della sua vita passata: come ha conosciuto la moglie, il fidanzamento, la convivenza, il matrimonio, i figli.
Andando avanti nella lettura però mi sono ritrovata a detestare Connie, la moglie del protagonista. Una donna non solo caratterialmente opposta a Douglas, ma anche profondamente convinta di essere sempre dalla parte del giusto. Canzona e sbeffeggia suo marito per ogni sua convinzione, non cambia praticamente niente del suo stile di vita (piuttosto discutibile) neppure dopo aver iniziato una relazione stabile con lui. Il modo in cui cresce il figlio, poi, mi ha lasciata senza parole.
Tra i due non c'è cooperazione: la mamma si prende il figlio dalla sua parte, lo tira su secondo i suoi criteri, non brontola mai il figlio, anzi preferisce lasciare le sfuriate al padre, che automaticamente viene visto dal bambino come un "brontolone". Una donna odiosa, e vi assicuro che io ho sperato vivamente che ripercorrendo questi ricordi Douglas si decidesse a non riconquistare sua moglie, ma a lasciarla andare.
Ma l'amore di quest'uomo per la moglie è fortissimo, qualcosa di indefinibile, tanto che lui è sempre pronto a chiedere scusa e a farsi indietro, cambiare le sue idee, il suo modo di pensare e di comportarsi pur di compiacerla.
Il finale è inaspettato, ed io avrei preferito che la vicenda si concludesse in un'altra maniera.

Il libro è scritto meravigliosamente bene, sembra di guardare un film. Anzi, il viaggio attraverso l'Europa è talmente ben raccontato che sembra di passeggiare davvero per le strade di Parigi, Amsterdam o Firenze. L'autore riesce ad alternare descrizioni di luoghi a descrizioni di sentimenti senza farci mai stancare o annoiare. I dialoghi sono brillanti e realistici e presente e passato non si confondono mai. E' raro trovare libri scritti in prima persona e narrati da un uomo, quindi è bello entrare nell'animo di un padre, un amante, un marito. A tratti è anche molto spiritoso, ed ho apprezzato anche questa sfaccettatura.

In conclusione il libro mi è piaciuto, l'ho letto volentieri e mi sono immedesimata nella vicenda tanto da credere che i due protagonisti fossero persone reali. Ciò che ho odiato è stato semplicemente il personaggio di Connie, avrei preferito una vita migliore per un uomo così buono come Douglas.

Non vedo l'ora di acquistare "Un giorno", il primo grande capolavoro di questo autore, sul quale ho letto solo recensioni positive.

Come sempre, spero di avervi tenuto compagnia, Fatemi sapere cosa ne pensate e se conoscete David Nicholls e i suoi libri.

Alla prossima!!

4 commenti:

  1. Oddio...dopo la tua recnsione sono ancor più indecisa...
    Non è un libro che ho in wish list. Lo avevo solo visto in libreria e siccome molti ne hanno parlato ero curiosa...
    Però forse non lo prenderò. Non ora. Magari più in là...
    Grazie per aver condiviso il tuo parere...

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    1. Si, probabilmente ti ho confuso le idee... Comunque a questo punto parti da "Un giorno" del quale ho sentito parlare solo bene!

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  2. Lo devo prendere per forza adesso.....

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    1. Fammi sapere cosa ne pensi poi! Io non vedo l'ora di leggere "un giorno"!

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