giovedì 24 aprile 2014

25 aprile: Festa della Liberazione

Mi sono accorta che la rubrica degli avvenimenti speciali era stata un po' trascurata, quindi ho deciso di presentavi un po' di libri che ho trovato "ciacciando" in internet che abbiano come tema la Liberazione dell'Italia dal giogo fascista.

- I tre inverni della paura (Giampaolo Pansa)


Più volte Pansa, riferendosi al caos che fu l’Italia dopo il 25 aprile, disse che ciò che raccontava “era nulla rispetto a quello che avvenne nel cuore dell’Emilia “rossa”, nel triangolo tra Parma Reggio e Modena”. Il romanzo racconta tutto questo e documenta la serie di stragi e omicidi consumati in quella “guerra civile” che si combatté dopo il crollo del Nazifascismo.

- Controstoria della liberazione (Gigi di Fiore)

Il volto meno glorioso e truce della Liberazione, quello dimenticato dai resoconti ufficiali degli Alleati. Di Fiore dedica il suo libro ai paesi della Ciociaria, prima vessati dai tedeschi, poi bombardati dagli americani e infine liberati dai soldati marocchini del contingente francese. Per il coraggio dimostrato nello sfondare la linea Gustav, i marocchini ebbero in premio tre giorni di impunità: saccheggiarono le case e stuprarono donne e ragazzi. “Siamo stati liberati, sì. Ma anche calpestati, uccisi, violentati.”
- I quattordici mesi (Enzo Biagi)

 
“Risalendo il fiume ho trovato la brigata Giustizia e Libertà, allora sono andato con loro e questi per me sono incontri indimenticabili”. Curato da Loris Mazzetti, fidato collaboratore di Biagi, questo memoriale contiene gli scritti del giornale Patrioti, di cui il giornalista fu direttore, e raccoglie i ricordi di quei mesi trascorsi insieme ai partigiani fino allo storico annuncio radiofonico della liberazione di Bologna.

- La mia anima è ovunque tu sia (Aldo Cazzullo)

 
Una trama complessa, una storia partigiana che arriva fino ai nostri giorni e che delinea le contraddizioni italiane. Cazzullo s’ispira e omaggia Fenoglio nel delineare la figura dello scrittore protagonista Amilcare Braida. Amilcare era infatti il nome del padre di Fenoglio, Braida è il protagonista de La Malora. E c’è anche il protagonista de Il partigiano Johnny.

- Il sentiero dei nidi di ragno (Italo Calvino)

 
La guerra civile al tempo della Resistenza è narrata dal punto di vista di Pin, un bambino che osserva con stupore e con sinistra ammirazione le imprese compiute dai ‘grandi’. L’apparente sicurezza con cui affronta fascisti e partigiani cela in realtà un profondo disagio, quello dell’orfano di guerra abbandonato da tutti.

Buon 25 Aprile a tutti
 
Leggere, come io l'intendo, vuol dire profondamente pensare.
Vittorio Alfieri

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